Pubblicato 2007-04-09
Parole chiave
- Caradriiform,
- Scolopax,
- Beccaccia,
- RAPD,
- mtDNA
Copyright (c) 2007 L'Italia Forestale e Montana
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Abstract
L’uso di marcatori molecolari su individui di Beccaccia offre la possibilità di evidenziare eventuali gradi di parentela e, quindi, di avviare nuove pratiche di gestione. Mediante i marcatori RAPD e l’analisi di sequenze di zone non codificanti mitocondriali (mtDNA) su campioni prelevati in varie località italiane, gli autori hanno definito un quadro attendibile della variabilità genetica della specie, sia a livello di popolazione, sia di individui. Le sequenze di mtDNA hanno mostrato, tra l’altro, la diversa distribuzione degli aplotipi nelle località esaminate. Palazzuolo sul Senio (FI) è risultata quella con la minore presenza di aplotipi, a conferma di come le modifiche ambientali abbiano reso quest’area poco adatta alla sosta dello scolopacide. I marcatori RAPD, eseguiti solo sugli individui prelevati nelle località toscane, hanno fornito risultati che confermano le ipotesi che il volo migratorio delle beccacce venga realizzato da popolazioni geneticamente molto simili.