V. 75 N. 4 (2020):
Sezione speciale

Nuovo schema di piano e manuale applicativo per la redazione dei piani anti incendio boschivo dei parchi nazionali

Remo Bertani
R.D.M. Progetti SRL.
Giovanni Bovio
Già DISAFA, Università di Torino

Pubblicato 2020-09-21

Parole chiave

  • pianificazione AIB,
  • parchi

Abstract

Dal 2000 (Legge n.353/2000) gli Enti Gestori di tutti i Parchi Nazionali (PN) italiani sono tenuti alla redazione ed applicazione di un proprio Piano di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi (piano AIB). I primi documenti attuativi redatti sono stati uno Schema di Piano Anti Incendio Boschivo (AIB) ed un manuale per la pianificazione delle aree naturali protette statali predisposti nel 2002 (DM 20 dicembre 2001) dalla Direzione per la Protezione della Natura e del Mare (DPNM) del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM). A dieci anni di distanza dalla prima revisione, avvenuta nel 2006, sono emerse nuove esigenze: verificare l’efficacia della pianificazione AIB passata e rendere i nuovi Piani confrontabili e comparabili sull’intero territorio nazionale. In risposta a ciò, sono stati redatti il nuovo Schema di Piano AIB e il manuale applicativo per la redazione dei Piani Anti Incendio Boschivo dei Parchi Nazionali. Il concetto di base, inserito in un’ottica conservativa, è il Fire Management: il fuoco è considerato come un fattore ecologico a cui il paesaggio forestale è soggetto, e la pianificazione deve tenerne conto. Per questo è necessario che il pianificatore abbia una conoscenza profonda del territorio, fondamentale per riconoscere le caratteristiche e le dinamiche a cui rispondono gli incendi al suo interno, e per poter distinguere gli incendi che possono essere considerati “fisiologici” da quelli con conseguenze negative. La Pianificazione è schematizzata in quattro fasi: (1) studio e analisi degli incendi pregressi, (2) realizzazione della carta del rischio di incendio, (3) definizione degli obiettivi, (4) definizione degli interventi previsti per conseguire i risultati attesi. Nel corso della pianificazione, gli aspetti più importanti sono l’analisi del rischio e la descrizione dei vantaggi connessi, il concetto di “incendio critico”, la sintesi degli obiettivi nella Riduzione Attesa di Superficie Media Annua Percorsa dal fuoco (RASMAP) e l’alto livello di dettaglio richiesto per la descrizione ambientale del territorio. Queste indicazioni di pianificazione sono già state applicate, sperimentalmente, in un piano pilota: i risultati ottenuti sono positivi, per cui si è ritenuto che le linee di pianificazione adottate potessero realmente rappresentare un miglioramento per la prevenzione. Inoltre, a seguito delle regole introdotte con il D.Lgs. 177/2016, i Piani redatti con i criteri specificati in precedenza forniscono informazioni pratiche per la fase di estinzione, indicando le aree su cui è opportuno concentrare gli sforzi e assegnare priorità di intervento.