V. 73 N. 6 (2018):
Attualità e Cultura

La tutela riservata nel tardo Medioevo ai territori montano e collinare dell’Appennino marchigiano. Parte seconda

Vittorio Gualdi
For. Rest. Med. S.r.l., spin off dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro;

Pubblicato 2019-04-18

Parole chiave

  • tardo Medioevo,
  • territori montano e collinare,
  • Appennino marchigiano

Abstract

Il saggio qui di seguito riportato riguarda gli Statuti comunali di Serrapetrona e Camporotondo, centri abitati dell’attuale Provincia di Macerata. Esso inizia, dopo l’Introduzione, con la delineazione dei principali aspetti economici, sociali e tecnici, riferiti alle attività agricole praticate nei secoli XIX÷XX nei tenimenti dei centri abitati specificati, oltre che di Sefro e Fiastra.Lo stesso saggio prosegue con la descrizione dei risultati ottenuti con l’analisi degli Statuti dei due comuni considerati, risalenti alla fine del XV secolo. Si tratta delle norme, che disciplinarono la coltivazione dei campi e dei boschi, l’allevamento del bestiame, la pratica della caccia e della pesca, il governo delle acque sorgive, fluenti e lacustri e la verifica del rispetto delle stesse norme, che conservarono in modo adeguato le risorse naturali, dalle quali i residenti a Serrapetrona e a Camporotondo traevano quanto occorreva al loro sostentamento, salvaguardando le tecniche impiegate per valorizzarle. Il saggio più volte richiamato termina, infine, con alcune riflessioni di confronto, riferite alla salvaguardia dei boschi e alla difesa del suolo, perseguite nel Medioevo e all’attualità