V. 76 N. 5 (2021):
Articoli Scientifici

Le abetine di Vallombrosa nel 1791. I monaci vallombrosani e l’assestamento forestale nel XVIII secolo: un patrimonio culturale da salvaguardare

Giovanni Galipò
Accademia Italiana di Scienze Forestali
Duccio Baldassini
Accademia Italiana di Scienze Forestali

Pubblicato 2021-11-26

Parole chiave

  • Vallombrosa,
  • paesaggio,
  • pianificazione,
  • abetine,
  • gestione forestale nella storia

Abstract

Lo studio della microtoponomastica, l’esame delle fonti e l’impiego di nuove tecnologie per lacreazione di sistemi informativi geografici in grado di raccogliere vari strati informativi consente ditrarre materiali di estremo interesse per la pianificazione territoriale. Il caso di studio della Forestadi Vallombrosa, probabilmente il comprensorio forestale più noto d’Italia, è indicativo di quantosia ancora attuale ed importante l’esplorazione del mondo degli archivi storici. Dall’evidenza chei monaci benedettini vallombrosani, negli ultimi anni del XVIII secolo, avessero già elaborato unpiano di assestamento, si evince la necessità e l’urgenza di salvaguardare un vero e proprio patrimonioscientifico e culturale. La creazione di un Silvomuseo a Vallombrosa si conferma intuizionegeniale e la sua attenta e puntuale realizzazione rappresenta la sfida che attende gli attuali gestoridella millenaria foresta, culla delle scienze forestali italiane.