V. 73 N. 2 (2018):
Attualità e Cultura

Uomo e Ambiente. Eventi medievali di elevata valenza per la storia delle foreste del Mezzogiorno d'Italia

Vittorio Gualdi
For. Rest. Med. S.r.l., spin off dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; info@forrestmed.com

Pubblicato 2018-06-22

Parole chiave

  • eventi medievali,
  • storia delle foreste

Abstract

Nello studio qui di seguito riportato sono descritti e analizzati alcuni eventi medievali, considerati nell’ordine della loro successione temporale, ai quali va attribuita una elevata valenza per la storia delle foreste del Mezzogiorno d’Italia.

All’inizio del VII secolo fu effettuato in Sila, per volontà del Papa Gregorio I, il taglio di numerosi grandi alberi, dai cui fusti furono poi ottenute altrettante travi, trasferite sulla costa tirrenica e trasportate via mare fino a Roma, ove furono impiegate nel cantiere della Basilica di San Pietro.

Alla fine del X secolo avvenne l’individuazione e l’identificazione degli alberi da tagliare in un bosco di proprietà privata, localizzato sul versante amalfitano della Penisola sorrentina. Le azioni accennate furono sviluppate in stretta collaborazione fra il titolare di un cantiere per imbarcazioni, quello della impresa boschiva, prescelta per la esecuzione del taglio e delle successive operazioni da svolgere, e la proprietaria del bosco interessato, ciascuno dei quali ebbe modo di tutelare i suoi interessi particolari.

Nella prima metà del XIII secolo, infine, si verificò il mancato reperimento, da parte dei boscaioli e carpentieri incaricati da Federico II di Svevia, di numerosi grandi alberi nelle foreste montane della Basilicata, dai cui fusti avrebbero poi dovuto trarre altrettante travi, da impiegare nella copertura a tetto del castello di Lagopesole.

Lo studio delineato è stato completato con alcune considerazioni conclusive, riferite a ciascuno dei tagli boschivi esaminati e alla forma colturale, cui essi sono stati attribuiti.