V. 60 N. 6 (2005):
Articoli Scientifici

ABETE BIANCO E FAGGIO DELLE SERRE VIBONESI, ESPRESSIONE DELLA CONTINUA LOTTA TRA DUE DELLE PRINCIPALI SPECIE DELLA SELVICOLTURA APPENNINICA

Manuela Plutino
Dottoranda di ricerca, Dipartimento di Scienze dell’Ambiente Forestale e sue Risorse, Università della Tuscia, Via S.Camillo de Lellis, Viterbo
Piermaria Corona
Professore ordinario, Dipartimento di Scienze dell’Ambiente Forestale e sue Risorse, Università della Tuscia, Via S. Camillo de Lellis, Viterbo
Giuliano Menguzzato
Professore ordinario, Dipartimento di Agrochimica e Agrobiologia, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Piazza San Francesco di Sales, 7, 89061 Gallina di Reggio Calabria;

Pubblicato 2005-12-30

Parole chiave

  • selvicoltura sistemica,
  • Calabria,
  • Abies alba L.,
  • Fagus sylvatica L.

Abstract

L’abete e il faggio trovano sulle Serre Vibonesi condizioni ecologiche particolarmente favorevoli e danno origine a soprassuoli misti fra i più significativi e importanti di tutto l’Appennino. Questo studio ha lo scopo di sottolineare l’importanza di queste formazioni in cui l’abete trova il suo optimum e suggerisce alcune ipotesi per la loro gestione in modo da conservarle, aumentare la biodiversità e accrescere la loro funzionalità bioecologica.