V. 65 N. 6 (2010):
Sezione speciale

Strutture delle faggete vetuste del Cilento e del Pollino

Francesco Iovino
Dipartimento di Difesa del Suolo «V. Marone», Università della Calabria, Campus di Arcavacata, 87036 Rende (CS - Italy).
Pasquale Antonio Marziliano
Dipartimento Gestione dei Sistemi Agrari e Forestali, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.
Giuliano Menguzzato
Dipartimento Gestione dei Sistemi Agrari e Forestali, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.
Antonino Nicolaci
Dipartimento di Difesa del Suolo «V. Marone», Università della Calabria, Campus di Arcavacata, 87036 Rende (CS - Italy).

Pubblicato 2010-12-30

Parole chiave

  • faggete vetuste,
  • profili strutturali,
  • necromassa.

Abstract

In Italia vi sono diversi boschi nei quali l’assenza di impatti significativi legati alle attività umane per un periodo di tempo sufficientemente lungo, ha consentito alle dinamiche naturali di esprimersi, dando luogo a cenosi strutturalmente complesse e ricche di biodiversità. Per tali caratteristiche, questi popolamenti forestali possono essere considerati boschi vetusti. L’analisi della struttura, della componente viva e di quella morta, consente di individuare e definire lo stadio evolutivo del bosco e il grado di complessità del sistema. Il presente lavoro ha lo scopo di definire, attraverso l’esame della struttura della biomassa viva e morta, lo stadio evolutivo di alcune faggete vetuste nell’Appennino Meridionale (Campania e Basilicata), in relazione al disturbo antropico subito nel passato (forme colturali) e, successivamente, per cause naturali (abbandono colturale da lungo tempo). Per ciascun caso di studio sono stati analizzati i profili strutturali con i relativi parametri biometrici ricavati dall’analisi di plot di 5000 m2 di superficie. Per l’analisi della struttura orizzontale sono stati utilizzati gli indici del gruppo NBSI (NBSI-Neighbourhood Based Structural Indices), e quello di Latham per la descrizione della struttura verticale. Per la stima della necromassa sono stati considerati gli alberi morti in piedi (standing dead trees e snag), quelli morti a terra (dead downed trees) e i frammenti legnosi (lying wood pieces) e le ceppaie (stumps). L’età delle piante è stata determinata contando il numero di anelli presenti su carotine prelevate a 1,30 m da terra. I risultati ottenuti hanno messo in evidenza la presenza di alberi di 300-350 anni di età, l’indice di Latham un profilo verticale piuttosto articolato, tipico di strutture assai complesse. La necromassa è risultata piuttosto elevata, variando da 50 a 90 m3ha-1. L’analisi della struttura orizzontale ha evidenziato come la morte per senescenza di grossi alberi o per eventi perturbativi molto forti, ha determinato l’apertura di gaps, nei quali si è affermata la rinnovazione naturale, generando così uno stadio multicoorte. Le caratteristiche strutturali dei popolamenti e i caratteri della necromassa sono risultati tipici delle fasi più mature della dinamica forestale e consentono di considerare le faggete prese in considerazione vetuste per età,struttura e biomassa.