V. 61 N. 3 (2006):
Articoli Scientifici

Funzionalità di un harvester in ambiente alpino italiano

Raffaele Cavalli
professore ordinario di Meccanizzazione forestale, Dip. Territorio e Sistemi Agro-forestali, Università degli Studi, Padova.
Luca Zuccoli Bergomi
Dottorato di ricerca finanziato dalla Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Pubblicato 2006-06-08

Parole chiave

  • harvester,
  • produttività,
  • costi.

Abstract

È stato condotto uno studio empirico per analizzare i parametri in grado di influenzare la produttività di un harvester operante in condizioni tipicamente alpine. Lo studio ha previsto l’uso di un harvester Timberjack 1270D, equipaggiato con testa abbattitrice-sramatrice Timberjack H758, durante un intervento di diradamento in pecceta montana e in piceo-abieteto montano con faggio.
I dati raccolti hanno permesso di elaborare un modello di produttività che consiste di tre parti: un modello per la
locomozione, uno per la manipolazione degli alberi e uno per i tempi morti. Il tempo richiesto per manipolare un albero è risultato essere funzione del suo volume; il tempo necessario per la locomozione è funzione della densità del soprassuolo, della pendenza del terreno e della percentuale di prelievo legnoso. La produttività dell’harvester consente di mantenere il costo dell’operazione di abbattimento e allestimento a livelli competitivi con la lavorazione di tipo convenzionale, eseguita con motosega.