Articoli Scientifici
Pubblicato 2008-06-23
Parole chiave
- Reg. CEE n. 2080/92,
- impianti forestali,
- condizioni fitopatologiche,
- latifoglie di pregio,
- tecniche colturali.
Copyright (c) 2008 L'Italia Forestale e Montana
![Creative Commons License](http://i.creativecommons.org/l/by-nc/4.0/88x31.png)
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Abstract
Si riportano i risultati di un’indagine volta a rilevare l’incidenza delle avversità fitopatologiche di natura biotica ed abiotica negli imboschimenti realizzati in Puglia in attuazione del Reg. CEE 2080/92. Tra le patologie più ricorrenti sono risultate l’antracnosi del Noce causata da Marssonina juglandis, il mal bianco delle Querce causato da Microsphaera alphitoides, i cancri rameali da Diplodia corticola e le necrosi fogliari causate da Blumeriella jaapii su Ciliegio.Per quanto concerne i danni da insetti, molto frequenti si sono rivelati quelli provocati dagli afidi, con conseguente
sviluppo di fumaggini. Le operazioni colturali, talvolta non eseguite correttamente, hanno, infine, indotto ferite e lesioni corticali costituendo facili vie d’accesso a patogeni fungini. Si ritiene che l’impiego di piantine sane e di provenienza autoctona e l’attuazione di tecniche colturali razionali, soprattutto nei primi 4-5 anni dopo l’impianto, favoriscano l’attecchimento e il vigore vegetativo delle piante nonché la loro resistenza agli attacchi dei patogeni. Un costante monitoraggio degli impianti permetterebbe di limitare l’impatto sulle piante delle malattie più pericolose e la diffusione incontrollata degli agenti patogeni.