V. 62 N. 5-6 (2007):
Sezione speciale

Produttività e costi di trasformazione nell'utilizzazione di materiale legnoso in biomassa (chips)

Francesco Neri
Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali (DISTAF), Via S. Bonaventura, 13 - 50145 Firenze (Italy)
Franco Piegai
Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali (DISTAF), Via S. Bonaventura, 13 - 50145 Firenze (Italy)

Pubblicato 2007-12-19

Parole chiave

  • biomassa,
  • meccanizzazione,
  • Alpi,
  • harvester,
  • costi.

Abstract

La cippatura è un’operazione abbastanza diffusa sul territorio italiano, e numerose ditte boschive producono buoni quantitativi di cippato. Nella maggior parte dei casi, il cippato risulta essere un prodotto secondario ottenuto dal materiale legnoso più scadente.
Obiettivo del lavoro è stato quello di fornire una panoramica sulle modalità organizzative di tre cantieri di cippatura nella Regione Toscana e di individuare quali siano le produttività, i tempi di lavoro e i costi di trasformazione.
Le situazioni analizzate sono state le seguenti:
– Provincia di Pisa, località San Piero a Grado: lavori di taglio selettivo di pioppo e pino domestico.
– Provincia di Pisa, località Calambrone: lavori di ripristino di area percorsa da incendio.
– Provincia di Pisa, località Santa Luce: lavori di straordinaria manutenzione del corso d’acqua denominato Fine.
Dato che nei cantieri di cippatura si instaura una catena di lavorazione, per sfruttare a pieno le potenzialità operative, tutta l’organizzazione del cantiere dovrà essere incentrata sulla massimizzazione dei tempi di cippatura e sulla riduzione dei tempi morti per ottenere elevate produttività.
Ciò potrebbe essere attuabile:
– organizzando le operazioni di cippatura su appositi tracciati, in modo da limitare anche il passaggio delle macchine su tutta la superficie soggetta al taglio;
– concentrando il materiale da cippare dal letto di caduta ai tracciati di cippatura in modo da ottenere un aumento dei tempi netti di cippatura limitando gli spostamenti delle macchine;
– utilizzando nell’esbosco trattori con rimorchio e cassone in numero adeguato alle distanze di esbosco e alle capacità produttive delle cippatrici.