V. 76 N. 6 (2021):
Articoli Scientifici

Coleotteri del legno e microhabitat forestali nei boschi misti di abete bianco e faggio della Riserva di Vallombrosa

Francesco Parisi
GeoLAB - Laboratorio di Geomatica Forestale, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI), Università degli Studi di Firenze, Via San Bonaventura 13, 50145 Firenze.
Vittoria Morandini
GeoLAB - Laboratorio di Geomatica Forestale, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI), Università degli Studi di Firenze, Via San Bonaventura 13, 50145 Firenze.
Elena De Santis
GeoLAB - Laboratorio di Geomatica Forestale, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI), Università degli Studi di Firenze, Via San Bonaventura 13, 50145 Firenze.
Claudia Cocozza
GeoLAB - Laboratorio di Geomatica Forestale, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI), Università degli Studi di Firenze, Via San Bonaventura 13, 50145 Firenze.
Gherardo Chirici
GeoLAB - Laboratorio di Geomatica Forestale, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI), Università degli Studi di Firenze, Via San Bonaventura 13, 50145 Firenze.
Giovanni Galipò
Reparto Carabinieri Biodiversità di Vallombrosa, Via San Benedetto 1, 50066 Reggello, Loc. Vallombrosa (FI).
Giuliano Savelli
Reparto Carabinieri Biodiversità di Vallombrosa, Via San Benedetto 1, 50066 Reggello, Loc. Vallombrosa (FI).
Davide Travaglini
GeoLAB - Laboratorio di Geomatica Forestale, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI), Università degli Studi di Firenze, Via San Bonaventura 13, 50145 Firenze.

Pubblicato 2022-01-28

Parole chiave

  • microhabitat,
  • legno morto,
  • coleotteri saproxilici,
  • conservazione della biodiversità.

Abstract

La biodiversità forestale può essere monitorata attraverso indicatori come i microhabitat ed il legno morto, che costituiscono il substrato fertile per lo sviluppo delle specie saproxiliche. Tra i primi utilizzatori di queste nicchie ecologiche ci sono artropodi, uccelli e piccoli mammiferi, anche se gli insetti, ed in particolare i Coleotteri, sono quelli maggiormente rappresentati. Nel 2020, nei boschi misti di abete bianco e faggio della Riserva di Vallombrosa, è stato avviato uno studio volto ad esaminare i coleotteri saproxilici presenti e le relazioni tra questi e alcuni indicatori di biodiversità forestale. In 47 aree di saggio sono stati monitorati i coleotteri volanti e striscianti ed è stato eseguito il rilievo dei microhabitat, del legno morto e della struttura forestale. In questo lavoro si riportano i primi risultati ottenuti dallo studio. Nei soprassuoli esaminati sono state rinvenute specie incluse nella Lista Rossa dei Coleotteri Saproxilici Italiani e specie tutelate dalla Direttiva Habitat. Sono stati censiti 2573 microhabitat che presentano relazioni ecologiche con i coleotteri campionati. Il rapporto tra il volume della necromassa e il volume degli alberi vivi è risultato pari al 39%. I risultati sono discussi per descrivere il ruolo ecologico della coleotterofauna rispetto agli indicatori di biodiversità considerati.