V. 75 N. 2 (2020):
Sezione speciale

Per una nuova considerazione del valore economico dei popolamenti forestali

Gianpiero Andreatta
Colonnello t.SFP - Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Forlì-Cesena;

Pubblicato 2020-04-30

Parole chiave

  • foreste,
  • servizi ambientali,
  • riconoscimento economico

Abstract

Il “valore economico” dei popolamenti forestali è stato individuato fin dalla nascita della selvicoltura sulla base della produzione del materiale legnoso. Nonostante il fatto che negli ultimi decenni si sia affermato il concetto della “multifunzionalità” degli ecosistemi forestali (che riconosce i molteplici servizi e benefici di cui fruisce la collettività), è ancora la sola funzione produttiva a determinare detto valore. Questa concezione si trova anche alla base della gran parte delle norme che nel nostro Paese disciplinano il settore della selvicoltura. Un sostanziale contributo dal punto di vista giuridico-normativo al superamento della esclusiva considerazione “produttiva” delle formazioni boscate si è avuto con la sentenza n. 105/2008 della Corte Costituzionale, la quale stabilisce che sui popolamenti forestali insiste sia il “bene giuridico patrimoniale” (di cui ne gode la proprietà) sia il “bene giuridico ambientale” (che fa riferimento alle molteplici funzioni esercitate a vantaggio dell’intera società). Premesso ciò, appare oggi anacronistico riconoscere ai proprietari dei popolamenti forestali solamente il valore della funzione produttiva. Si ritiene opportuno (necessario da un punto di vista culturale) che da parte della collettività venga corrisposto ai proprietari di complessi boscati, di qualsiasi tipologia essi siano, un beneficio economico quale remunerazione per i servizi e i benefici forniti dai “loro” boschi. Ciò potrebbe avvenire mediante il riconoscimento di un “credito di imposta” da parte dello Stato. Si propone di utilizzare importi differenziati a seconda che i popolamenti forestali siano ricompresi o meno all’interno di piani di gestione. Ipotizzando la somma di 100 e di 50 euro per le casistiche citate, l’importo annuo del credito d’imposta a favore dei proprietari di boschi ammonterebbe complessivamente a circa 400 milioni di euro.