V. 74 N. 2 (2019):
Attualità e Cultura

Uomo e ambiente. l’epopea di Gilgames, re di Uruk, e il mito della foresta di Nemi

Vittorio Gualdi
For.Rest.Med. S.r.l., spin off dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro

Pubblicato 2019-08-21

Parole chiave

  • Uomo e ambiente,
  • epopea di Gilgames,
  • mito della foresta di Nemi

Abstract

Il saggio qui di seguito riportato si riferisce all’epopea di Gilgameš, re di Uruk, e al mito della foresta di Nemi, l’una e l’altro incentrati sull’uccisione dei custodi delle foreste considerate, dominate dai cedri nel Vicino Oriente e dalle querce in Italia centrale. Quei custodi molto probabilmente impersonavano il timore riverenziale, che le vaste foreste protostoriche incutevano in quanti intendevano sfoltirle o abbatterle, per ottenere il legname loro occorrente.Le credenze espresse, contenute nell’epopea e nel mito analizzati, erano conformi al modo di pensare degli uomini del tempo, che non distinguevano gli avvenimenti naturali da quelli sovrannaturali.