V. 72 N. 3 (2017):
Articoli Scientifici

Approccio alla caratterizzazione di un lembo di bosco vetusto: il caso di Monte Egitto (Monte Etna)

Federico Guglielmo Maetzke
Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, Università di Palermo (SAAF). Viale delle Scienze, Ed. 4 - 90128 Palermo.
Giovanni Scampinato
Dipartimento di Agraria, Università Mediterranea di Reggio Calabria. Località Feo di Vito - 89122 Reggio Calabria.
Guglielmo Londi
D.R.E.Am. Italia. Via Garibaldi, 3, 52015 Pratovecchio (AR).
Salvatore Vinciguerra
Foreste e Territorio Soc. coop.

Pubblicato 2017-10-16

Parole chiave

  • foreste vetuste,
  • monitoraggio,
  • ornitofauna forestale.

Abstract

I boschi vetusti, foreste che hanno raggiunto un’età ragguardevole, in assenza o con minimi disturbi an-tropici, sono oggi oggetto di studio per comprendere i loro caratteri e la capacità di fornire servizi ecosi-stemici. In Sicilia solo poche aree boscate sono state classificate come tali, stanti i profondi cambiamenti d’uso del suolo e la grande diffusione dell’agricoltura. Questo lavoro riporta i risultati di studi condotti per caratterizzare la vegetazione di un piccolo cratere del Monte Etna, dove si trova un relitto di bosco rado di Quercia congesta (specie endemica del Meridione d’Italia) in un ambito protetto dalle circostanti lave di eruzioni del 1651. Circa 35 anni or sono nel cratere furono realizzati rinfoltimenti di Pino lari-cio: in conseguenza di ciò si è sviluppata una notevole concorrenza tra le due specie. Per il rilievo è stato adottato un approccio integrato che prende in esame sia la componente arborea sia la vegetazione erba-cea e arbustiva del sottobosco, così come i caratteri dell’ornitofauna, al fine di ottenere un quadro dello stato attuale e monitorare gli effetti di diradamenti, mirati a liberare le querce dalla concorrenza delle conifere, realizzati dopo il primo rilievo.