V. 71 N. 4 (2016):
Articoli Scientifici

Linee guida per la ricostituzione del potenziale forestale nelle aree danneggiate dal vento: il caso dei boschi della Toscana

Francesca Bottalico
Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali, Università degli Studi di Firenze, Via San Bonaventura 13, 50145 Firenze
Susanna Nocentini
Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali, Università degli Studi di Firenze, Via San Bonaventura 13, 50145 Firenze
Davide Travaglini
Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali, Università degli Studi di Firenze, Via San Bonaventura 13, 50145 Firenze

Pubblicato 2016-12-19

Parole chiave

  • cambiamenti climatici,
  • danni da vento,
  • gestione forestale

Abstract

Tra il 4 e il 5 marzo 2015 il territorio toscano è stato colpito da una tempesta di vento, con raffiche fino a 167 km/h, che ha provocato ingenti danni ai boschi. In questo lavoro si descrivono le linee guida per la ricostituzione del potenziale forestale delle principali tipologie forestali che hanno subito danni, sia fustaie che cedui. La maggior parte delle fustaie danneggiate è costituita da soprassuoli monospecifici, spesso di origine artificiale (a es. abetine, pinete di pino nero o di pino domestico) dove a una gestione sovente orientata in passato al mantenimento di strutture uniformi, si è aggiunta negli ultimi decenni la rarefazione se non addirittura la sospensione totale degli interventi selvicolturali e in particolare dei diradamenti, aumentando così la loro suscettibilità al danno. Si conclude che gli interventi di ricostituzione devono rappresentare il primo passo per recuperare una gestione attiva del bosco, sulla base di una strategia mirata ad aumentare resistenza e resilienza dei boschi toscani, in modo da conservare la loro capacità di fornire preziose utilità ecosistemiche in un futuro che si prospetta caratterizzato da grande incertezza, non solo climatica.