Pubblicato
2015-07-06
Parole chiave
- pino laricio,
- prevenzione selvicolturale,
- incendi boschivi,
- diradamenti
Abstract
Il lavoro ha preso in esame un’area del settore centro-settentrionale della Calabria, in provincia di Cosenza (Sud Italia), rimboschita tra il 1955 e il 1960 con pino laricio su una superficie di 1535 ettari,distribuiti tra singoli complessi di diversa entità. Applicando una metodologia articolata in diverse fasiintegrate tra di loro, sono stati stimati distintamente per i diversi complessi, i quantitativi eliminabilicon i diradamenti di combustibile e la relativa energia calorica. È risultato che riducendo la densità deipopolamenti, mediamente del 48% del numero di piante, il 18,0% dell’area basimetrica e del volume,ipotizzando una combustione totale che interesserebbe solo il 15% della biomassa epigea, si otterrebbe inmedia una riduzione del 15% di energia calorica. I dati a livello di popolamento, riferiti a scala territoriale, separatamente per le aree diradate e non diradate, hanno consentito di stimare che con i diradamentiverrebbero sottratti preventivamente quantitativi di energia calorica variabili da un minimo di 12.000 GJ/ha-1 ad un massimo di 37.000 GJ/ha-1.