V. 68 N. 5 (2013):
Sezione speciale

Biodiversità nella dendroflora italiana

Francesco Maria Raimondo
Dip.to STEBICEF/Sezione di Botanica ed Ecologia Vegetale, Università di Palermo

Pubblicato 2013-12-10

Parole chiave

  • flora legnosa,
  • alberi,
  • diversità biologica,
  • Italia

Abstract

Nella flora vascolare indigena d’Italia, costituita da circa 7000 taxa specifici e infraspecifici,quelli arborei sono rappresentati da un modesto numero di unità. Tra gimnosperme e angiosperme non si superano 200 specie. Diversificano e arricchiscono la dendroflora italiana specie legnose policormiche o arbustive che, con l’età e in particolari condizioni, possono assurgere a veri e propri alberi. Vi contribuiscono anche espressioni genetiche di classiche specie arboree variamente interpretate a livello tassonomico. La dendroflora qui esaminata si riferisce a 53 generi (7 gimonosperme e 46 angiosperme). I taxa specifici e infraspecifici sono 188 (21 gimnosperme e 167 angiosperme). Non pochi generi presentano una elevata diversità (Pinus, Quercus, Salix, Pyrus, Tamarix). La famiglia Rosaceae è la più ricca in generi con Crataegus, Malus, Mespilus, Pyrus, Prunus e Sorbus. Nella famiglia Fagaceae, espressa dai generi Castanea, Fagus e Quercus, i primi due sono monospecifici mentre Quercus esprime la maggiore diversità tassonomica della dendroflora riferita ad uno stesso genere. La famiglia Salicaceae viene espressa dal solo genere nominale Salix e in questo, dunque, si concentra tutta la sua diversità tassonomica, quantitativamente rilevante pressoché quanto in Quercus. Dal punto di vista corologico, la dendroflora italiana presenta caratteri prevalentemente europei e subordinatamente mediterranei; l’endemismo ha una considerevole incidenza ed è preminentemente rappresentato da unità sottospecifiche; non vi mancano tuttavia casi di buone specie come in Abies, Betula, Malus e Pyrus.