V. 55 N. 4 (2000):
Articoli Scientifici

ESPERIENZE DI RINATURALIZZAZIONE DI TERRENI AGRICOLI IN PIANURA PADANA MEDIANTE PIANTAGIONI FORESTALI

Maurizio Sabatti
Di.S.A.F.Ri. - Università degli Studi della Tuscia - Via S. Camillo de Lellis, 01100 Viterbo.
Elena Kuzminsky
Di.S.A.F.Ri. - Università degli Studi della Tuscia - Via S. Camillo de Lellis, 01100 Viterbo.
Ervedo Giordano
Di.S.A.F.Ri. - Università degli Studi della Tuscia - Via S. Camillo de Lellis, 01100 Viterbo.
Naldo Anselmi
Di.P.Pi. -Università degli Studi della Tuscia - Via S. Camillo de Lellis, 01100 Viterbo.
Giuseppe Scarascia Mugnozza
Di.S.A.F.Ri. - Università degli Studi della Tuscia - Via S. Camillo de Lellis, 01100 Viterbo.

Pubblicato 2013-06-25

Abstract

La politica agricola europea, attraverso il Reg. CEE 2080/92, prevede che una considerevole estensione del territorio comunitario sia sottratta alle colture agricole eccedentarie e venga destinato a piantagioni forestali per la produzione di materie prime non alimentari. Nell'ambito di questi profondi cambiamenti della politica agricola europea si prevede che un ruolo importante possa essere svolto dalle piantagioni di specie forestali a rapido accrescimento e a turni piuttosto limitati, che possono essere realizzate soprattutto con spene appartenenti alla famiglia delle Salicaceae, quali i pioppi e i salici. In questo contesto la scelta delle specie da impiegare appare orientata verso l'uso di specie autoctone che permettano interventi discreti volti a ridurre le pratiche colturali e l'uso di prodotti chimici grazie alle loro caratteristiche di rusticità. La prima fase di questo lavoro riguarda alcune tipologie di imboschimento effettuate in pianura Padana destinate alla riqualificazione ambientale del territorio. Sin da quest’anno sono sotto osservazione, attraverso aree disaggio permanenti, alcuni impianti misti con specie autoctone (pioppo bianco, carpino bianco, ontano nero) e naturalizzate (robinia), nei quali verrà valutata la funzionalità ecologica e la potenzialità produttiva di queste specie utilizzando un modulo colturale con ciclo ventennale. I possibili interventi colturali vengono discussi al fine di definire dei criteri guida per una gestione sostenibile di questi impianti. Nella seconda fase del lavoro viene descritta l'esperienza condotta nel territorio di Mantova dove è stata impiantata una prova di confronto clonale, alfine di valutare in piantagioni dense, l'adattabilità di diverse specie ed ibridi di pioppo nei riguardi delle principali avversità biotiche. Vengono presentati e discussi alcuni dati preliminari relativi alle caratteristiche di accrescimento, di resistenza o suscettibilità a determinati patogeni (Melampsora spp., Marsonnina brunnea, Venturia populina) e insetti (Paranthrene tabaniformis, Melasoma populi).