V. 57 N. 6 (2002):
Articoli Scientifici

PROVE DI CONVERSIONE IN UN CEDUO DI CERRO ( QUERCUS CERRIS L.) DEL GARGANO

Orazio La Marca
DISTAF - Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali, Università degli Studi di Firenze.
Pasquale Antonio Marziliano
DISTAF - Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali, Università degli Studi di Firenze.
Nicola Moretti
Dipartimento di Produzione vegetale, Università della Basilicata.
Angelo Perna
Parco Nazionale del Gargano.
Angelo Santoro
Libero professionista.

Pubblicato 2013-06-17

Abstract

Il presente studio, iniziato nel 1996, è stato condotto in un ceduo invecchiato di cerro di35 anni Sono state messe a confronto l'evoluzione naturale del ceduo e due diverse intensità di diradamento finalizzate ambedue alla conversione ad alto fusto. Il numero di piante rilasciate in piedi nelle aree dove è stata effettuata la conversione è uguale a 600 e 800piante ad ettaro. In occasione degli interventi selvicolturali, eseguiti a fine estate 1996, sono stati, inoltre, rilevati i tempi di abbattimento, allestimento, ammucchiamento del materiale legnoso e di esbosco mediante avvallamento in risine di polietilene (canalette). I dati sperimentali hanno permesso di definire le caratteristiche strutturali del soprassuolo prima dell'intervento (1996), immediatamente dopo il taglio di avviamento (1996), nonché la situazione determinatasi dopo 6 anni dal’intervento (2002). A distanza di 6 anni è possibile affermare che i diradamenti sono perfettamente riusciti ed hanno determinato una nuova struttura del bosco, limitando molto la presenza del piano dominato. Nelle aree testimoni si è avuta una consistente riduzione numerica sia dei polloni che delle ceppaie. Nelle aree sottoposte a diradamenti nessun soggetto della futura fustaia ha subito danni né è stato oggetto di selezione naturale. Le aree di saggio in cui sono stati rilasciati 600 soggetti ad ettaro hanno fatto registrare un incremento periodico di circa 34 m3  ad ettaro contro i 32 m3 ad  ettaro delle aree con 800 soggetti ad ettaro, corrispondente rispettivamente ad un incremento corrente di 5,73 e 5,42 m3 ad ettaro.