V. 61 N. 6 (2006):
Articoli Scientifici

Effetti della ceduazione sulle perdite di suolo in popolamenti di castagno della Catena Costiera Cosentina (Calabria)

Giuseppe Garfì
CNR-Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo, sezione di Cosenza, via Cavour 4, 87030 Rende (CS). Indirizzo attuale: CNR-Istituto di Genetica Vegetale, sezione di Palermo, corso Calatafimi 414, 90129 Palermo
Antonella Veltri
CNR-Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo, sezione di Cosenza, via Cavour 4, 87030 Rende (CS).
Giovanni Callegari
CNR-Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo, sezione di Cosenza, via Cavour 4, 87030 Rende (CS).
Francesco Iovino
Dipartimento di Difesa del Suolo, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS).

Pubblicato 2006-12-09

Parole chiave

  • analisi distribuita,
  • fattore C,
  • GIS,
  • rischio di erosione,
  • USLE.

Abstract

Le utilizzazioni dei cedui di castagno interessano spesso superfici considerevoli, causando alterazioni nei processi
idrici ed effetti sull’erosione e sull’idrologia dei versanti. Inoltre, l’alternanza delle tagliate di diversa dimensione ed età dei soprassuoli determina un mosaico di aree che contribuiscono in maniera diversa ai processi idrologici ed erosivi dei bacini idrografici.
Nell’ambito di queste problematiche, in un bacino boscato del versante orientale della Catena Costiera Cosentina, in Calabria, sono state quantificate le perdite di erosione mediante l’applicazione della USLE in ambiente GIS. Inoltre, sono state analizzate le caratteristiche di distribuzione spaziale e temporale dei processi erosivi, al fine di valutare la compatibilità fra le attuali modalità di utilizzazione dei cedui e la conservazione del suolo.
I risultati hanno mostrato che il tipo ed il grado di copertura forestale hanno un ruolo centrale nella determinazione del rischio di erosione. Tuttavia, a scala di bacino le periodiche variazioni di copertura, legate all’attuale regime di utilizzazione, non sembrano alterare significativamente l’efficacia antierosiva delle formazioni indagate. Oltretutto, l’effetto della brusca scopertura del suolo è temporaneo e di breve durata, poiché nell’arco di tre stagioni vegetative la copertura vegetale appare in grado di recuperare le condizioni pregresse in termini di efficienza nei confronti dei processi erosivi.