V. 57 N. 5 (2002):
Articoli Scientifici

LA PARTECIPAZIONE DELLA FAUNA ALLA COSTITUZIONE E AL DINAMISMO DEGLI ECOSISTEMI FORESTALI

Luigi Masutti
Dipartimento di Agronomia ambientale e produzioni vegetali/Entomologia - Università di Padova - via Romea, 16/Agripolis. I - 35020 Legnaro (PD).

Pubblicato 2013-06-17

Abstract

L’ecologia forestale, intesa nel senso più ampio e perciò più vicino alla realtà naturale, attinge i fondamenti più solidi dei processi indagati solo se considera adeguatamente il diuturno, reciproco adattarsi della vegetazione arborea e della fauna, tenuto conto del modo in cui il fattore tempo influisce sulle vicende degli individui e delle popolazioni di alberi e di animali. Nell’insieme si tratta del continuo comporsi di due tendenze: quella volta a mantenere nella biogeocenosi una sorta di inerzia, propria dei grandi vegetali legnosi, e quella evocante un incessante dinamismo nel funzionamento dell’ecosistema, propria della componente animale. Nel quadro generale delle relazioni tra i due complessi di organismi è possibile riconoscere i lineamenti dei fenomeni di successione da cui risultano sia l’origine e lo sviluppo, sia il declino e la scomparsa del bosco naturale. Nell’avvio della storia di vari tipi di foreste la zoocoria è molto meno accidentale di quanto comunemente ritenuto; essa influisce diffusamente anche sulla costituzione del complesso di specie legnose «minori», soprattutto per intervento degli uccelli. Disparati animali concorrono a modificare la composizione e la struttura dei boschi dall’aspetto apparentemente stabilizzato. Oltre alle conseguenze della moltiplicata presenza di ungulati, sono spesso decisivi, e inattesi, gli effetti secondari delle pullulazioni di certi insetti fitofagi. Nell’insieme di questi ultimi da tempo si sono rese drammaticamente importanti nel nostro territorio le specie che stanno distruggendo il pinastro o che hanno eliminato da vari litorali il pino domestico o che hanno agevolato il devastante diffondersi della grafiosi degli olmi. Ma anche l’azione dei mammiferi selvatici e perfino di quelli allevati può incidere in modo determinante sulla sorte dei popolamenti forestali. Vi è inoltre un problema non nuovo, ma certo aggravato e destinato ad assumere una crescente importanza per l’intensificarsi e l’accelerarsi dei trasporti a largo raggio. Elementi faunistici allogeni, per lo più insetti, forzano le barriere della resistenza ambientale e avviano situazioni mai verificatesi in precedenza negli ecosistemi forestali. La necessità di mantenere integro il gioco delle forze da cui dipende la conservazione dinamica del patrimonio boschivo potrà esser affrontata solo da tecnici forestali di solida preparazione biologica di base.