V. 58 N. 4 (2003):
Sezione speciale

APPLICAZIONI DI TECNICHE DI TELERILEVAMENTO A MICROONDE PER L’OSSERVAZIONE DI ECOSISTEMI FORESTALI

Simonetta Paloscia
Ricercatrice presso l’Istituto di Fisica Applicata - IFAc/CNR via Panciatichi, 64 - 50127 Firenze
Giovanni Macelloni
Ricercatore presso l’Istituto di Fisica Applicata - IFAc/CNR via Panciatichi, 64 - 50127 Firenze
Emanuele Santi
Dottorando presso l’Istituto di Fisica Applicata - IFAc/CNR via Panciatichi, 64 - 50127 Firenze.

Pubblicato 2003-08-29

Parole chiave

  • telerilevamento,
  • ecosistemi forestali

Abstract

Il crescente interesse per i problemi ambientali e i cambiamenti climatici ha portato alla ribalta gli ecosistemi forestali per il loro ruolo nei processi idrologici e biochimici. Ricerche sperimentali e teoriche hanno messo in evidenza che il telerilevamento a microonde può dare un contributo significativo allo studio dei parametri della vegetazione arborea. In questo articolo sono riassunti alcuni dei principali risultati ottenuti con sensori a microonde sia attivi (SAR) che passivi (radiometri IROE) su siti forestali per quanto riguarda la classificazione di boschi e la stima della biomassa arborea. Studi condotti sull’area sperimentale di Montespertoli fra il 1990 e il 1994 con radar tipo SAR (Synthetic Aperture Radar), montato sia a bordo di aerei (AIRSAR/JPL) che di satelliti (ERS e JERS), hanno messo in evidenza una buona sensibilità del segnale radar alla biomassa arborea, soprattutto alle frequenze più basse (bande L e P). Un altro tipo di indagine è stata invece condotta con i radiometri a microonde del gruppo IFAc (operanti nelle bande L, C, X, Ku, e Ka) nel giugno 1999 su sei boschi di latifoglie in Toscana (faggio, cerro e leccio). Su questi boschi esistevano dati di verità a terra, raccolti nell’ambito di un progetto europeo (MONITO), che sono stati resi disponibili dalla Regione Toscana. Dall’analisi dei risultati si è riscontrata una buona sensibilità alla biomassa forestale da parte dell’1.4 GHz e anche una discreta capacità delle frequenze più alte a distinguere diversi tipi di boschi.