V. 59 N. 6 (2004):
Sezione speciale

TAGLI DI AVVIAMENTO E NORMALI UTILIZZAZIONI DEI CEDUI: UNITÀ DI MISURA E PERDITE DI LEGNA DA ARDERE

Franco Piegai
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali (DISTAF), Facoltà di Agraria, Università di Firenze.
Fabio Fabiano
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali (DISTAF), Facoltà di Agraria, Università di Firenze.
Enrico Marchi
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali (DISTAF), Facoltà di Agraria, Università di Firenze.

Pubblicato 2004-12-30

Parole chiave

  • utilizzazioni forestali,
  • tagli di avviamento,
  • cedui

Abstract

L’aumento del costo della manodopera negli ultimi decenni ha portato ad un innalzamento del diametro minimo del materiale legnoso utilizzato, con vantaggi sulla produttività ma a scapito della massa totale raccolta. Gli autori descrivono le indagini svolte su un ceduo di cerro di 34 anni di età, appartenente al Demanio della Regione Toscana, sottoposto a taglio di maturità e ad avviamento, per quantificare quanta massa legnosa sia abbandonata in bosco all’aumentare del diametro del materiale utilizzato. Sono state individuate 11 particelle (7 per il ceduo e 4 per l’avviamento) di 2500 m2 ciascuna. Per ogni particella è stato misurato, in peso e volume, un campione di circa 8 mst di materiale e quindi calcolato: volume sterico, numero di pezzi, peso, volume geometrico e volume reale per carico o gruppi di pezzi e conseguentemente il coefficiente sterico, il rapporto peso/volume, il numero di pezzi per unità di volume e dimensioni e peso medio dei singoli pezzi. Sono stati inoltre considerati: modalità di esecuzione del lavoro, tempi di lavoro in abbattimento/allestimento ed esbosco, quantitativi lavorati e costi di produzione. Le conclusioni del lavoro sono che:

– minori sono le dimensioni dei fusti utilizzati maggiore è la quantità del materiale di piccole dimensioni che si raccoglie;

– minori sono le dimensioni dei fusti utilizzati e maggiore è l’incidenza, in numero e volume del materiale di piccole dimensioni;

– considerando produttività giornaliere complessive di 2,5-4 mst per operaio nel ceduo e di 2,0-2,5 mst per operaio nell’avviamento, il lavoro è economicamente sostenibile a partire da un diametro minimo di circa 5 cm per il ceduo e di 6 cm per l’avviamento;

– tali limiti minimi portano ad una perdita di materiale, in volume, di circa il 3% per il ceduo e di circa il 18% per l’avviamento.

Per migliorare l’economicità degli interventi è quindi utile:

– allungare i turni per avere piante di diametro maggiore;

– utilizzare piante con diametro a 1,30 m a partire da circa 11 cm;

– organizzare il lavoro in modo da ridurre i costi ed aumentare le produttività.