V. 60 N. 4 (2005):
Sezione speciale

ANALISI DEL PAESAGGIO FORESTALE PER L’INTERPRETAZIONE DELLE RELAZIONI TRA BIODIVERSITÀ E FORME DI HUMUS

Tommaso Sitzia
Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali.
Augusto Zanella
Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali.
Franco Viola
Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali.
Dina Cattaneo
Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali.

Pubblicato 2005-08-31

Parole chiave

  • indicatori,
  • struttura forestale,
  • naturalità,
  • evoluzione dell’humus,
  • tipi forestali.

Abstract

L’area di studio è localizzata nel Parco Naturale Adamello-Brenta (Provincia di Trento). Sono state rilevate, in accordo con un disegno campionario casuale sistematico, 48 aree di saggio, distribuite in due valli diverse, caratterizzate da clima variabile da submediterraneo a subcontinentale. La vegetazione forestale abbraccia un ampio spettro di situazioni ecologiche e compositive. Dalla prevalente diffusione di faggete termofile e orno-ostrieti di contatto, localmente interessate da rimboschimenti di pino silvestre o infiltrazioni di abete rosso e abete bianco di maggiore quota, si transita, negli impluvi o nelle esposizioni fresche, a formazioni di faggio mesofile, o, nelle condizioni più fertili e meno disturbate, alle abetine. Risalendo il versante, fino alle parti più alte e culminali, si incontrano peccete altimontane e subalpine, che, rappresentano il tipo di vegetazione stabile in quella fascia altitudinale. Di questi boschi, che sono caratterizzati anche da diverse situazioni «selvicolturali», si dispone ora di informazioni in merito a diversi indicatori strutturali, oltre a quelli usuali di biometria, tra i quali il rapporto tra soggetti arborei giovani o di alberi di dimensioni notevoli, il rapporto tra i tipi strutturali, oppure di espressioni ecologiche a significato più complesso, come la quantità di necromassa in piedi o al suolo e del livello della sua alterazione, l’abbondanza di specie legnose e la loro copertura, la presenza di alberi habitat, e di alberi con cavità prodotte da picidi, oltre la ricchezza di specie vegetali e la copertura degli strati di vegetazione non arborei e del suolo nudo. Lo studio delle forme di humus che sarà svolto nel corso dell’anno 2005 darà la possibilità di individuare le relazioni esistenti tra queste e gli indicatori misurati ed esposti nel presente articolo