V. 65 N. 5 (2010):
Sezione speciale

Boschi vetusti in Italia: recenti sviluppi della ricerca e prospettive future

Gherardo Chirici
Dipartimento di Scienze e Tecnologie per l'Ambiente ed il Territorio, Università degli Studi del Molise; C.da Fonte Lappone, 86090 Pesche (IS), iTALY
Susanna Nocentini
Dipartimento di Economia, Ingegneria, Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali, Università degli Studi di FIrenze; Via S, Bonaventura 13, 50145 Firenze,m Italy

Pubblicato 2013-05-16

Parole chiave

  • boschi vetusti,
  • gestione forestale sostenibile,
  • monitoraggio,
  • Italia

Abstract

A causa dell’intensa e pervasiva utilizzazione delle risorse forestali iniziata fin dai tempi della civiltà dell’antica Roma in Italia non esistono foreste vergini. Nel corso dei
secoli l’applicazione di modelli selvicolturali semplificati e intensivi hanno profondamente modificato le caratteristiche strutturali e compositive dei nostri boschi.
Cionondimeno, in particolari condizioni ambientali, alcuni popolamenti risultano da lunghi periodi di tempo abbandonati alla libera evoluzione e mostrano quindi caratteri di
vetustà. Questo contributo richiama alcuni dei principali progetti relativi alla caratterizzazione e al monitoraggio dei boschi vetusti in Italia a partire dal 1954 con le attività del Prof. Pavari. Vengono successivamente introdotti i contributi presentati in questo numero speciale risultanti da una serie di progetti di ricerca finanziati da diversi organismi nazionali. La gran parte di questi lavori è stata presentata a Prati di Tivo (TR) il 25 e 26 giugno 2010 nel corso della conferenza nazionale intitolata “Boschi vetusti in Italia: identificazione, caratterizzazione, monitoraggio”.