V. 66 N. 1 (2011)
Articoli Scientifici

I fattori di rischio per la biodiversità forestale in Sicilia: il caso studio del cerro di Gussone

Giovanna Sala
Dipartimento di Colture Arboree, Università degli Studi di Palermo, Viale delle Scienze, ed. 4, Ingr. H, 90128 Palermo, Italia.
Giovanni Giardina
Dipartimento di Colture Arboree, Università degli Studi di Palermo, Viale delle Scienze, ed. 4, Ingr. H, 90128 Palermo, Italia.
Tommaso La Mantia
Dipartimento di Colture Arboree, Università degli Studi di Palermo, Viale delle Scienze, ed. 4, Ingr. H, 90128 Palermo, Italia.

Pubblicato 2011-02-27

Parole chiave

  • cerro,
  • deperimento delle querce,
  • rinnovazione,
  • conservazione della biodiversità.

Abstract

Il cerro di Gussone [Quercus gussonei (Borzì) Brullo] è una specie endemica della Sicilia esclusiva della catena dei Nebrodi e del bosco della Ficuzza. Il presente studio ha esaminato la rinnovazione di questa pianta, nella Riserva Naturale Orientata “Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere, Gorgo del Drago”. Si tratta di una formazione boschiva monoplana che mostra chiari segni di deperimento. Per isolare i fattori che influenzano la rinnovazione e la crescita delle giovani piantine è stato eseguito un piano di trattamenti. Il risultato dello studio ha confermato che la rinnovazione si afferma in parte e, soprattutto, le giovani piantine non si accrescono a causa della presenza del pascolo bovino esercitato senza controllo e la persistenza degli arbusti. Infatti, tale presenza risulta favorevole solo nella fase germinativa ma alla lunga determina un aduggiamento della rinnovazione che porta alla crescita di piante di cerro filate e contorte. I dati così ottenuti hanno permesso di ipotizzare delle proposte d’intervento per il futuro.