V. 68 N. 1 (2013):
Articoli Scientifici

Esigenze di ricerca in selvicoltura per la gestione sostenibile in Sardegna

Sergio Campus
Assegnista di ricerca, Nuoro Forestry School, Università di Sassari
Massimo D'Angelo
Docente a contratto, Nuoro Forestry School, Università di Sassari
Roberto Scotti
Professore associato, Nuoro Forestry School, Università di Sassari

Pubblicato 2013-02-25

Parole chiave

  • Sardegna,
  • complessità strutturale,
  • selvicoltura sistemica

Abstract

In Sardegna le problematiche forestali riguardano un intreccio di situazioni che incarnano la complessità tipicamentemediterranea degli usi del territorio. Per affrontare le numerose questioni in merito alle risorse forestali e ambientalila pianificazione rappresenta uno strumento indispensabile. Purtroppo in ambito regionale al momento si riscontranocarenze conoscitive così gravi da condizionare negativamente le possibilità di pianificare e programmare in materia.Dal 2006-2007 la Regione si è dotata del PFAR che rappresenta oggi lo strumento quadro per la pianificazione subase partecipata e per la gestione del territorio forestale e agro-forestale della Sardegna. Il piano, adottando unapproccio sistemico, evidenzia le valenze, sia presenti che potenziali, di tipo naturalistico, ecologico, protettivo,produttivo e socio-culturale dei sistemi forestali con lo scopo prioritario di provvedere all’aumento dellacomplessità degli ecosistemi. Il presente lavoro si propone, in questa ottica, di offrire un contributo producendo uninquadramento delle problematiche di ricerca in selvicoltura di maggiore rilievo nel contesto regionale,approfittando dell’analisi e degli spunti che la documentazione del PFAR offre. L’analisi è stata sviluppata facendoricorso anche ai risultati di INFC, incrociando le stime inventariali disponibili con le problematiche di interesse.Componendo in un inquadramento organico le principali problematiche selvicolturali regionali, sono stateevidenziate sei ‘macro-categorie’: Boschi di latifoglie senza sughera, Comparto subericolo potenziale, Sistemi agro-silvo-pastorali, Bosco ceduo, Boschi derivanti da impianti di conifere, Boschi di neoformazione. Queste, purpresentando qualche intersezione da un punto di vista territoriale, offrono una panoramica prospettica, una baseoggettiva per l’individuazione di strategie e priorità nella distribuzione delle scarse risorse finanziarie disponibili perla selvicoltura.