V. 64 N. 4 (2009)
Articoli Scientifici

Strategie produttive per i diradamenti in pecceta artificiale

Raffaele Spinelli
CNR - Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree
Natascia Magagnotti
CNR - Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree

Pubblicato 2009-08-31

Parole chiave

  • harvester,
  • biomassa,
  • diradamenti,
  • Alpi

Abstract

Lo studio mette a confronto le prestazioni produttive ed economiche di due strategie di prodotto, applicate al diradamento delle formazioni artificiali di abete rosso in ambito alpino. Nel primo caso, tutto il legname è stato avviato alla cippatura, cercando di minimizzare il costo di raccolta attraverso una lavorazione sommaria destinata a produrre sezioni con rami, così da evitare la laboriosa sramatura delle piante. Nel secondo caso invece le piante sono state lavorate con harvester, così da produrre biomassa di qualità (tondelli sramati) e assortimenti industriali tradizionali (tondame da sega e tondello da cartiera). Quest’ultima strategia comporta costi di lavorazione leggermente più elevati, ma è meno sensibile all’aumento delle distanze di esbosco e di trasporto, e valorizza meglio il materiale: la convenienza dell’una o dell’altra scelta dipende dal differenziale di prezzo tra i diversi assortimenti, ed è analizzata nello studio.