V. 64 N. 2 (2009):
Sezione speciale

Basi naturali di sostentamento per la fauna omeoterma nei boschi e negli spazi aperti montani

Luigi Masutti
Università di Padova

Pubblicato 2013-04-17

Parole chiave

  • omeotermi,
  • foreste,
  • alimenti.

Abstract

Mammiferi e uccelli sulle terre emerse delle regioni temperate affrontano un incessante impegno di termoregolazione per mantenere un intenso ritmo di attività muscolare e di processi metabolici a una temperatura corporea costante, secondo quanto richiesto ad organismi omeotermi per la sopravvivenza, lo sviluppo e la riproduzione. Ciò è particolarmente avvertito nei boschi e negli spazi aperti montani italiani, ambienti quasi sempre limitrofi o addirittura integrati, in cui le condizioni termiche variano alquanto nell’arco delle stagioni e sono spesso critiche nel più o meno lungo inverno. L’energia richiesta per la risposta a tali sollecitazioni, in quanto fornita in prevalenza dal cibo, dipende dallo svolgersi delle catene alimentari, che negli ecosistemi di foresta (di conifere, di latifoglie, mista, con o senza sottobosco) muovono dal consumo di materia lignea, strutture riproduttive, organi verdi e linfa e che nelle distese erbose o arbustive di alto versante decorrono prive di un’inerzia ecologica paragonabile a quella conferita dagli alberi. Nei boschi la cospicua parte di produzione primaria negata all’utilizzazione alimentare diretta da parte degli omeotermi (fogliame per gli uccelli e per molti mammiferi, legno s.l. per tutti) giunge come cibo ai vertebrati termoregolanti per la mediazione di disparati insetti, il che esalta la già di per sé importante funzione trofica assegnata a tali artropodi nel soddisfare vitali esigenze degli animali qui considerati. Le invasioni di specie o popolazioni allogene provocano scompensi in stabilizzati quadri di consumo, alterando perciò equilibri ecologici e ponendo inattesi problemi alla gestione ambientale. Vari omeotermi, soprattutto uccelli, intervengono nella diffusione di specie legnose, spesso con effetti decisivi anche per l’economia. La presenza di acque correnti o ferme nei boschi e nelle distese prative di montagna accresce le disponibilità di risorse alimentari per diverse specie di mammiferi e di volatili.