Pubblicato
2007-08-10
Parole chiave
- invasioni biologiche,
- Ailanthus altissima,
- Robinia pseudoacacia,
- gestione forestale,
- aree protette,
- biodiversità.
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Abstract
Le invasioni biologiche sono considerate una delle principali cause di perdita di biodiversità a livello mondiale, e la materia assume oggi grande rilevanza. Anche in ambito forestale si pone come problema gestionale di primo piano il caso di piante esotiche introdotte in passato che si sono rivelate a comportamento invasivo, con minaccia per quelle foreste la cui identità è un obiettivo di conservazione. Una problematica, questa, ancora molto poco affrontata in Italia. Il presente lavoro focalizza l’attenzione su due neofite arboree particolarmente diffuse nel nostro paese: l’ailanto (Ailanthus altissima (Mill.) Swingle) e la robinia (Robinia pseudoacacia L.). Vengono esaminate le loro caratteristiche di potenzialità invasiva, viene descritto lo stato delle conoscenze in quanto a metodologie di lotta, ed illustrata l’esperienza di un’area protetta toscana, dove è stata cartografata e studiata la distribuzione delle due specie al fine di individuare delle possibili misure di controllo a loro carico.