V. 68 N. 2 (2013)
Articoli Scientifici

Boschi, alberi forestali, esternalità e servizi ecosistemici

Antonio Tomao
Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali, Università della Tuscia, via SanCamillo de Lellis, 01100 Viterbo.
Francesco Carbone
Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali, Università della Tuscia, via SanCamillo de Lellis, 01100 Viterbo.
Marco Marchetti
Dipartimento di Bioscienze e Territorio, Università degli Studi del Molise, contrada Fonte Lappone, 86090 Pesche,Isernia.
Giovanni Santopuoli
Dipartimento di Bioscienze e Territorio, Università degli Studi del Molise, contrada Fonte Lappone, 86090 Pesche,Isernia
Carmine Angelaccio
Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali, Università della Tuscia, via SanCamillo de Lellis, 01100 Viterbo
Mariagrazia Agrimi
Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali, Università della Tuscia, via SanCamillo de Lellis, 01100 Viterbo.

Pubblicato 2013-05-02

Parole chiave

  • servizi ecosistemici,
  • remunerazione dei servizi ecosistemici,
  • gestione forestale sostenibile

Abstract

La capacità dei boschi di produrre – oltre alla biomassa legnosa – molteplici beni e servizi, molti dei quali si configurano come esternalità, è pienamente riconosciuta. Si tratta dei servizi ecosistemici (ecosystem services), definiti come “benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano” che, nel caso delle esternalità, sono caratterizzati dall’assenza di qualsiasi remunerazione diretta a favore della proprietà. Questo riconoscimento solleva vari ordini di problemi, dei quali quelli di carattere gestionale e quelli di tipo economico sono di seguito oggetto di approfondimento. Per quel che riguarda la gestione forestale, si ritiene che essi possano trovare opportuna valorizzazione in un approccio colturale di tipo adattativo; mentre per quel che attiene il profilo economico, malgrado il loro indubbio valore sono ancora relativamente scarsi i casi concreti in cui essi sono divenuti fonte di reddito a favore delle aziende forestali mentre, più spesso, i vantaggi sono appannaggio di altri soggetti terzi. Le conclusioni intendono evidenziare possibili strategie per la loro valorizzazione nell’ambito del sistema forestale nazionale.