LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ NEI SISTEMI FORESTALI. 1. IPOTESI PER IL MANTENIMENTO DEGLI ECOSISTEMI
Pubblicato 2013-06-17
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Abstract
L’attività umana provoca una serie di effetti diretti e indiretti sulla scomparsa di specie. I sistemi diversificati, secondo l’opinione più accreditata attualmente tra gli specialisti, sono più stabili nel loro funzionamento. In questa prospettiva vengono esaminate diverse ipotesi sui rapporti fra specie e funzionamento degli ecosistemi. Le strategie per conservare la biodiversità riguardano la preservazione di habitat ed ecosistemi – principalmente attraverso l’istituzione di aree protette – e le azioni da intraprendere per ridurre l’impatto dell’attività umana al di fuori delle aree protette. Questo secondo aspetto è particolarmente importante per rendere realmente efficaci le strategie di conservazione. La scarsa interazione tra ecologia ed economia e la complessità degli argomenti rende particolarmente difficile attribuire un valore alla conservazione delle specie. L’incertezza sul grado di biodiversità da preservare e la possibilità di incorrere in errori irreversibili devono favorire un approccio conservativo. Si conclude affermando che ai fini della conservazione della biodiversità, ancor prima di utilizzare una risorsa rinnovabile è necessario dimostrare che con tale utilizzazione non si riduce la complessità e la diversità degli ecosistemi. Sotto l’aspetto scientifico, invece, occorre prendere atto che il tempo è un fattore decisivo sull’aumento o sulla perdita di biodiversità.