V. 76 N. 1 (2021):
Articoli Scientifici

Mappatura delle aie carbonili con immagini derivate da dati LiDAR: il caso di Raggiolo in Casentino

Andrea Biondi
Dipartimento di Archeologia e dei Beni Culturali, Università Primorska di Koper, Slovenia.Dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell’Arte, Università Cattolica di Milano.
Margherita Azzari
Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo, Università degli Studi di Firenze
Duccio Baldassini
Accademia Italiana di Scienze Forestali
Ugo Chiavetta
CREA Centro di ricerca Foreste e Legno
Giovanni Galipò
Accademia Italiana di Scienze Forestali
Nicola Puletti
CREA Centro di ricerca Foreste e Legno
Davide Travaglini
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali, Università degli Studi di Firenze

Pubblicato 2021-05-10

Parole chiave

  • Airborne Laser Scanning,
  • modello digitale terrestre,
  • pendenza,
  • ceduo,
  • carbone

Abstract

Nel periodo medievale il Casentino è stato un centro importante per la lavorazione dei materiali ferrosi e per la produzione di carbone vegetale necessario per tali attività. Tra il XIII e il XIV secolo, la famiglia dei conti Guidi possedeva varie ferriere nelle località di Cetica e Raggiolo. In questa zona erano presenti società di carbonai che utilizzavano le risorse boschive locali per la produzione del carbone. In questo studio sono state mappate le aie carbonili su un’area di 1841 ettari situata ad ovest del centro di Raggiolo. La mappatura è stata eseguita per fotointerpretazione di immagini derivate da dati LiDAR. I risultati ottenuti sono discussi sulla base delle vicende storiche che hanno interessato il territorio oggetto di studio tra la fine del XIII e i primi decenni del XIV secolo.